TOR DES GEANTS: quando la realtà supera la fantasia
22-09-2025 11:15 - News Generiche
Nella settimana 14-20 settembre abbiamo seguito online e con “inviati sul campo” le mirabolanti avventure di un manipolo di parmigiani che era alle prese con una delle gare più lunghe ed impegnative nel panorama Trail mondiale: il famigerato Tor des Geants a Courmayeur, nella sua versione 330 km. Ne esistono infatti di versioni ridotte da 100-130-30 ma anche una per folli totali da 450 km.
Andiamo subito all'epilogo: noi avevamo Francesca Granelli che ha concluso la 330 in poco più di 6 giorni (esattamente 144 ore e 34 minuti), quindi da domenica 14 settembre alle 12,00 a sabato 20 settembre alle 12,34. Una settimana per monti, quasi interrottamente in marcia giorno e notte, con rare e troppo brevi soste per alimentarsi e riposare, con l'assillo dei cancelli orari a dettare il passo. In compagnia di Raffaella Musiari e Alda Baga della squadra +Kuota.
Il dislivello era pazzesco per ogni tappa, per ogni giorno. Il totale della gara arrivava a oltre 26000 metri, tre Everest…
I paesaggi ed i luoghi attraversati erano quelli delle alte vie valdostane 1 e 2, praticamente il periplo della regione fra vette di quasi 3000 metri e vallate a quota 1500, 1000 metri e Donnas a 323. Praticamente un ultratrail impegnativo per ogni giorno, 50-60 km di media e 4500 di dislivello con pause in rifugi e le cosiddette “basi vita” predisposte dagli organizzatori.
Francesca, dopo mesi e mesi di preparazione, adattamento alle lunghe distanze, gare in ogni parte dell'appennino e alpi, test e prove notturne, è riuscita nell'intento di portare a termine questa grossa impresa, ammirevolmente ed amorevolmente assistita da Michele Scita in ogni punto di sosta, in auto su e giù per valli valdostane. Bravissimo e medaglia d'oro anche a lui.
Una impresa sicuramente non da tutti, per fisico, tenacia e forza di volontà, e quindi le va la nostra piena e totale ammirazione. Grande Francy, grande FINISHER. A presto.
Fonte: Fabrizio Foglia - Sezione Trail Running
Andiamo subito all'epilogo: noi avevamo Francesca Granelli che ha concluso la 330 in poco più di 6 giorni (esattamente 144 ore e 34 minuti), quindi da domenica 14 settembre alle 12,00 a sabato 20 settembre alle 12,34. Una settimana per monti, quasi interrottamente in marcia giorno e notte, con rare e troppo brevi soste per alimentarsi e riposare, con l'assillo dei cancelli orari a dettare il passo. In compagnia di Raffaella Musiari e Alda Baga della squadra +Kuota.
Il dislivello era pazzesco per ogni tappa, per ogni giorno. Il totale della gara arrivava a oltre 26000 metri, tre Everest…
I paesaggi ed i luoghi attraversati erano quelli delle alte vie valdostane 1 e 2, praticamente il periplo della regione fra vette di quasi 3000 metri e vallate a quota 1500, 1000 metri e Donnas a 323. Praticamente un ultratrail impegnativo per ogni giorno, 50-60 km di media e 4500 di dislivello con pause in rifugi e le cosiddette “basi vita” predisposte dagli organizzatori.
Francesca, dopo mesi e mesi di preparazione, adattamento alle lunghe distanze, gare in ogni parte dell'appennino e alpi, test e prove notturne, è riuscita nell'intento di portare a termine questa grossa impresa, ammirevolmente ed amorevolmente assistita da Michele Scita in ogni punto di sosta, in auto su e giù per valli valdostane. Bravissimo e medaglia d'oro anche a lui.
Una impresa sicuramente non da tutti, per fisico, tenacia e forza di volontà, e quindi le va la nostra piena e totale ammirazione. Grande Francy, grande FINISHER. A presto.
Fonte: Fabrizio Foglia - Sezione Trail Running
[
] [
]
[
]
[
]
] []
[]
[] 